Dopo il successo di
Alessandro Stradella, il teatro di corte viennese commissiona a Flotow un’opera nuova: egli decide di ampliare il balletto
Lady Henriette, musicato nel 1844, e incarica Friedrich Riese (già autore del testo di
Alessandro Stradella) di stendere il libretto. Riese conosceva bene l’argomento, avendo già realizzato un libretto per l’opera
Lady Harrietdi Eduard Stiegmann, rappresentata ad Amburgo nel 1846.
A Richmond nel 1710, al tempo della regina Anna. Lady Harriet, dama d’onore della regina, annoiata della vita di corte decide, con l’amica Nancy ed il cugino Lord Tristan, di travestirsi da popolana per recarsi all’annuale fiera di Richmond. Sulla piazza di Richmond Plumkett, ricco fattore, con l’amico Lyonel è alla ricerca di due domestiche. Plumkett prende a servizio Lady Harriet, che ha assunto il nome di Marta, e Nancy, che si fa chiamare Julia. Accettata la caparra dovranno rimanere a servizio un anno. Lord Tristan (col nome di Bob) protesta ma viene allontanato malamente. In casa di Plumkett Lady Harriet e l’amica vengono invitate a preparare la cena e a filare, ma si dimostrano inesperte. Nasce una simpatia tra Lyonel e Lady Harriet, nonché tra Plumkett e Nancy. Nella notte Lord Tristan riesce a farle fuggire. La regina Anna sta cacciando. In seguito Lyonel riconosce Lady Harriet, ma questa, imbarazzata, lo respinge. Lyonel racconta ai convenuti che Lady Harriet era in casa sua come domestica: è creduto pazzo, e prima di essere arrestato consegna l’anello donatogli dal padre morente a Plumkett. L’anello è stato riconosciuto, dalla regina, come quello del conte di Derby, ingiustamente esiliato. Lyonel viene così reintegrato nel rango e negli averi. Lyonel respinge Lady Harriet, che gli chiedeva perdono. Nel giardino di Plumkett vengono ricreate le scene del mercato di Richmond; Plumkett e Lyonel non possono più resistere alle profferte di amore e dedizione di Lady Harriet e Nancy. Le due coppie si uniscono tra il tripudio generale.
Nonostante la popolarità dell’aria “Ach, so frommâ€, nota anche nella versione italiana “M’apparìâ€, motivo conduttore di tutta l’opera che viene ripreso ogni qualvolta la situazione richiede amore, malinconia, nostalgia,Marthaè quasi scomparsa dai cartelloni. Non è un’opera di carattere, di approfondimenti psicologici o fraseggi analitici, ma di ambiente, colori e spazi; un grande affresco musicale, nel quale si muovono personaggi che sono compiutamente delineati sin dalle prime battute. Un meccanismo perfetto che conduce una trama varia e ricca di movimento al lieto fine. L’altra aria celebre è quella cantata da Lady Harriet (“Letzte Roseâ€), che è l’adattamento della canzone popolare irlandese ‘The last rose of summer’. L’opera ha sempre incontrato il favore del pubblico anglosassone sia per l’ambientazione, sia per la vivacità narrativa e la scorrevolezza musicale. Spesso l’aria è stata utilizzata nei film, come nelremakedel 1949 diPiccole donnain una scena interpretata da June Allyson e Rossano Brazzi.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi