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Colombe, La
Opéra-comique in due atti di Jules Barbier e Michel Carré, da Le Faucon di La Fontaine
Musica di Charles Gounod 1813-1883
Prima rappresentazione: Baden-Baden, Théùtre Bénazet, 3 agosto 1860

Personaggi
Vocalità
Horace
Tenore
maestro Jean
Basso
Mazet
Soprano
Sylvie
Soprano
Note
Quando negli anni Venti Igor Stravinskij, come racconta nelle sueChroniques de ma vie, scoprĂŹ complice DjagilevLa Colombe, questa era da tempo un‘opera dimenticata. Eppure aveva conosciuto alla ‘prima’ un successo entusiastico, e accoglienza analoga ricevette anche alla ripresa parigina del 1866, debutto di Gounod all’OpĂ©ra-Comique in coincidenza con la sua elezione alla prestigiosa AcadĂ©mie des Beaux-Arts.

Ispirato aLe Faucondi La Fontaine (tratto a sua volta da una novella di Boccaccio, la nona della quinta giornata delDecameron), il libretto dei ‘soliti’ Barbier e CarrĂ©, narra le vicende di Horace, giovane fiorentino, caduto in rovina per amore della bella contessa Sylvie: costui, ritiratosi in campagna, vive con la figlia Mazet e un colomba dalle prodigiose qualitĂ , cui ha posto il nome di Sylvie in onore dell’amata. La contessa, gelosa della rivale Aminte che possiede un ammiratissimo pappagallo sapiente, viene a sapere della colomba e progetta di impadronirsene a qualsiasi prezzo. Incarica di ciĂČ il maggiordomo Jean, che ottiene perĂČ da Horace un rifiuto ostinato. Decisa a convincere il suo antico spasimante, Sylvie si fa da questi invitare a cena. Horace e la figlia vivono in povertĂ , e ben poco hanno da offrire alla nobildonna. Davanti all’indignazione del maggiordomo, Horace, pur di compiacere l’amata, ordina in segreto alla figlia di cucinare la colomba, che l’ignara Sylvie trova «di gusto bizzarro». Terminata la cena la contessa esprime il suo desiderio; sbalordita nell’apprendere la veritĂ , Sylvie si abbandona tra la braccia di Horace da lei sempre respinto, eppur capace di tanto sacrificio per amor suo. Ma ecco giungere Mazet. Essa porta con sĂ©, tra lo stupore di tutti, la colomba viva. L’arcano Ăš presto svelato, la ragazza ha fatto arrostire il pappagallo di Aminte, da lei precedentemente catturato, salvando cosĂŹ per la gioia dei presenti la colomba prodigiosa.

«Piccola ma deliziosaopĂ©ra-comique», come suggerisce Stravinskij,La Colombeci regala un seguito ininterrotto di brani godibilmente accattivanti, di stile impeccabile, orchestrati con trasparenza. Meritano una citazione almeno icoupletsdi Mazet “Ah, les femmes!” e il madrigale di Horace “Ces attraiz que chacun”, che tanto piacquero ai parigini dell’OpĂ©ra-Comique. Riproposta da Djagilev a Montecarlo nel 1924, con i recitativi messi in musica da Poulenc e poi nuovamente dimenticata (tranne recenti episodiche riprese),La ColombeĂš ancora in attesa di quella fortuna che pure meriterebbe.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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