Quando negli anni Venti Igor Stravinskij, come racconta nelle sue
Chroniques de ma vie, scoprĂŹ complice Djagilev
La Colombe, questa era da tempo unâopera dimenticata. Eppure aveva conosciuto alla âprimaâ un successo entusiastico, e accoglienza analoga ricevette anche alla ripresa parigina del 1866, debutto di Gounod allâOpĂ©ra-Comique in coincidenza con la sua elezione alla prestigiosa AcadĂ©mie des Beaux-Arts.
Ispirato aLe Faucondi La Fontaine (tratto a sua volta da una novella di Boccaccio, la nona della quinta giornata delDecameron), il libretto dei âsolitiâ Barbier e CarrĂ©, narra le vicende di Horace, giovane fiorentino, caduto in rovina per amore della bella contessa Sylvie: costui, ritiratosi in campagna, vive con la figlia Mazet e un colomba dalle prodigiose qualitĂ , cui ha posto il nome di Sylvie in onore dellâamata. La contessa, gelosa della rivale Aminte che possiede un ammiratissimo pappagallo sapiente, viene a sapere della colomba e progetta di impadronirsene a qualsiasi prezzo. Incarica di ciĂČ il maggiordomo Jean, che ottiene perĂČ da Horace un rifiuto ostinato. Decisa a convincere il suo antico spasimante, Sylvie si fa da questi invitare a cena. Horace e la figlia vivono in povertĂ , e ben poco hanno da offrire alla nobildonna. Davanti allâindignazione del maggiordomo, Horace, pur di compiacere lâamata, ordina in segreto alla figlia di cucinare la colomba, che lâignara Sylvie trova «di gusto bizzarro». Terminata la cena la contessa esprime il suo desiderio; sbalordita nellâapprendere la veritĂ , Sylvie si abbandona tra la braccia di Horace da lei sempre respinto, eppur capace di tanto sacrificio per amor suo. Ma ecco giungere Mazet. Essa porta con sĂ©, tra lo stupore di tutti, la colomba viva. Lâarcano Ăš presto svelato, la ragazza ha fatto arrostire il pappagallo di Aminte, da lei precedentemente catturato, salvando cosĂŹ per la gioia dei presenti la colomba prodigiosa.
«Piccola ma deliziosaopĂ©ra-comique», come suggerisce Stravinskij,La Colombeci regala un seguito ininterrotto di brani godibilmente accattivanti, di stile impeccabile, orchestrati con trasparenza. Meritano una citazione almeno icoupletsdi Mazet âAh, les femmes!â e il madrigale di Horace âCes attraiz que chacunâ, che tanto piacquero ai parigini dellâOpĂ©ra-Comique. Riproposta da Djagilev a Montecarlo nel 1924, con i recitativi messi in musica da Poulenc e poi nuovamente dimenticata (tranne recenti episodiche riprese),La ColombeĂš ancora in attesa di quella fortuna che pure meriterebbe.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi