Home Page
Consultazione
Ricerca per categorie
Ricerca opere
Ricerca produzioni
Ricerca allestimenti
Compagnia virtuale
Servizio
Informazioni e FAQ
Condizioni del servizio
Manuale on-line
Assistenza
Abbonamento
Registrazione
Listino dei servizi
Area pagamenti
Situazione contabile


Visualizzazione opere

Beatrice Cenci
Opera in tre atti di Martin Esslin, dal poema drammatico The Cenci di Percy Bysshe Shelley
Musica di Berthold Goldschmidt 1903-1996
Prima rappresentazione: Berlino, Philharmonie, 30 agosto 1994

Personaggi
Vocalità
Beatrice
Soprano
Bernardo
Contralto
il cardinal Camillo
Basso
il conte Francesco Cenci
Basso
il principe Colonna
Baritono
Lucrezia
Mezzosoprano
Marzio
Baritono
Olimpio
Basso
Orsino
Tenore
un cantante alla festa del conte Cenci
Tenore
un giudice
Tenore
Note
È certo singolare il caso del compositore amburghese Berthold Goldschmidt, autore di un catalogo piuttosto cospicuo comprendente anche due lavori teatrali (oltre aBeatrice Cenci, vi compare infatti anche la tragediaThe Splendid Cuckold): assolutamente trascurato e dimenticato fino alla fine degli anni Ottanta, è di recente divenuto oggetto, in Germania, di una improvvisa e inaspettata rivalutazione, che ne ha fatto uno degli autori contemporanei più eseguiti nelle sale da concerto tedesche. Un ulteriore segno di ‘restaurazione’ musicale, tra i tanti che contraddistinguono la vita musicale tedesca in questo scorcio di secolo? Forse, anche perché lo stile di questo compositore, naturalizzato inglese nel 1936, è ancora quello di un tardoromantico (più alla maniera di Bruckner che di Mahler), ancorato al linguaggio tonale e a un teatro narrativo permeato da tinte di acceso verismo, espresse da un’orchestrazione estremamente densa e soprattutto da un melodizzare ad ampie campate espressive. Una figura di ‘retroguardia’, dunque, che ha preso le distanze fin dagli esordi da ogni forma di aggiornamento stilistico, cui non si possono tuttavia imputare carenze di invenzione musicale e di sapienza costruttiva.Beatrice Cencinacque in occasione di un concorso operistico bandito nel 1951 dalla Bbc: Goldschmidt lo vinse con questo drammone rinascimentale torbido e un poco compiaciuto, il cui libretto, in lingua inglese, trae materia dal fatto di cronaca, avvenuto nella Roma di fine Cinquecento, del duplice martirio di Beatrice, figlia di primo letto del perfido conte Cenci, e di Lucrezia, matrigna di Beatrice, entrambe accusate dalle autorità ecclesiastiche dell’omicidio del conte. Nel dramma possiedono un ruolo non secondario anche i personaggi di Bernardo, del prelato Orsino, segreto amante di lei nonché mandante dell’omicidio, e del cardinale Camillo, il legato pontificio che copre le malefatte del conte (tra cui lo stupro incestuoso ai danni della figlia, l’omicidio della prima moglie e di diversi figli avuti da lei) in cambio di sostanziose ricompense in denaro. Sia pure nell’ambito di un tono complessivamente greve, la narrazione si regge grazie alla capacità di Goldschmidt di definire ritratti umani estremamente nitidi e ‘scolpiti’, mediante una vocalità ricchissima di inflessioni e colori. Di particolare efficacia quello di Beatrice, il personaggio cardine, l’eroina intorno alla quale tutto ruota. L’interprete chiamata a sostenerlo deve possedere una gamma di inflessioni vocali affatto completa: dal registro lirico al patetico, dal drammatico al tragico. Il successo decretato alla prima esecuzione, realizzata in forma di concerto, unitamente all’attualerenaissancegoldsmithiana, fa prevedere che non sia troppo lontano il giorno in cui l’opera potrà finalmente debuttare su un palcoscenico teatrale.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi

Credits - Condizioni del servizio - Privacy - Press Room - Pubblicità