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Pimmalione
Dramma lirico in un atto di Stefano Vestris, da Rousseau e Antonio Simone Sografi
Musica di Luigi Cherubini 1760-1842
Prima rappresentazione: Parigi, Tuileries, 30 novembre 1809

Personaggi
Vocalità
Amore
Soprano
Galatea
Soprano
Pimmalione
Soprano
Venere
Contralto
Note
Lascène lyrique Pygmalion, di cui Jean-Jacques Rousseau scrisse il testo e in parte la musica, godette di straordinaria fortuna in Germania e in Italia. Il libretto, nella versione italiana di Antonio Simone Sografi, venne intonato dapprima da Giovanni Battista Cimador (Venezia 1790) e quindi da Gaetano Donizetti, per il qualeIl Pigmalionefu in assoluto il primo testo teatrale messo in musica (1816; la prima rappresentazione ebbe luogo però solo il 13 ottobre 1960 a Bergamo). Il testo di Vestris intonato da Cherubini introduce due divinità e altri personaggi nell’essenziale canovaccio rousseauviano, che per di più era stato concepito per degli attori e non per cantanti. Una riapparizione ottocentesca del soggetto, tratto dalleMetamorfosidi Ovidio, è l’operetta in un atto di Franz von Suppé ?Die schöne Galathee.

Lo scultore Pimmalione si è innamorato del suo capolavoro, la statua di Galatea: prega gli dèi di liberarlo da questa passione innaturale. Mentre sta dormendo, Venere e Amore animano la statua, che a sua volta si innamora di Pimmalione. Accolti nel palazzo di Venere, i due amanti possono festeggiare le loro nozze.

Pimmalioneè un lavoro singolare, per una serie di motivi che ne ostacolarono la fortuna. Venne scritto quasi ‘su misura’ per le celebri voci del sopranista Girolamo Crescentini e del contralto Giuseppina Grassini (rispettivamente Pimmalione e Venere), entrambi favoriti di Napoleone: il primo ne aveva ricevuto, contro ogni consuetudine, l’ambita Croce di ferro, mentre la seconda era stata l’amante dell’imperatore.Pimmalionefu dunque concepito per il teatro privato delle Tuileries, presente Bonaparte in persona che, così almeno si dice, rimase profondamente colpito dal dramma: volle presenziare alle successive tre repliche e fece pervenire a Cherubini un considerevole compenso e una nuova commissione; ma la ‘prima’ delFernand Cortezdi Spontini, avvenuta due giorni avanti all’Opéra, avrebbe contribuito al declino dell’astro operistico di Cherubini e alla conseguente sfortuna del suo più recente lavoro. Quest’opera da camera trova nella rappresentazione della folle passione del protagonista – che si manifesta ostinatamente, nonostante l’indifferenza dell’oggetto amato – il cuore della partitura: il tema erotico viene espresso in termini di una contemplativa purezza melodica, risolta nella bellezza del canto e aliena dagli eccessi drammatici di unaMédée, ma al contempo percorsa da quella sottile inquietudine di cui il soggetto è portatore.
Fonte: Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi


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